ilcesco said:
Il primo URL punta ad una sottodirectory chiamata "fuochiartificiali", nella directory principale (root). Tuttavia il server spedisce il file index contenuto in quella sottodirectory.
Il secondo URL punta invece ad un file chiamato "fuochiartificiali", nella directory principale (root).
Quindi si tratta di due URL che indicano due elementi diversi e che portano il server a spedire due file diversi, residenti in due luoghi diversi (un file index in una sottodirectory, o un file "fuochiartificiali" nella directory principale).
Non mi resta che cercare di intervenire sul mio sito per eliminare lo slash finale.
Al contrario. L'URL corretto è quello col "/" finale, ed andrebbe lasciato com'è. La cosa più corretta e più logica da fare (a prescindere da Google e dai motori di ricerca) sarebbe cliccare "Aggiorna URL" sulla categoria di ODP che elenca il sito, ed evidenziare che l'URL corretto è con il "/" finale, chiedendo la modifica dell'URL.
Tanto per fare un esempio generico, se si desidera creare un link a sito "www.pincopallino.it", la sintassi corretta è
http://www.pincopallino.it/ , con lo slash finale. Se lo slash manca, l'URL è privo dell'indicazione del file o della directory di destinazione.
Martin_fly said:
Purtroppo no. Puoi controllare tu stesso, facendo una ricerca che restituisca nei risultati la pagina
www.inagenda.info/fuochiartificiali/ .
Se quella fosse realmente la pagina presente nella directory, Google aggiungerebbe un link alla categoria della sua directory che contiene la pagina in questione.
Ma il link non appare, proprio perché Google considera
in questo caso le due pagine, due pagine diverse.
Ho evidenziato "in questo caso", perché in altri casi Google potrebbe rendersi conto del fatto che il webmaster in realtà voleva indicare la sottodirectory e che si è dimenticato lo slash finale.
Aggiungo, per quanto riguarda i motori di ricerca, che se siete paranoici come il sottoscritto
, è bene curare anche i piccoli particolari, anche a vantaggio degli utenti. Un sito che usa URL corretti potrebbe fare "una figura migliore" rispetto ad un sito che non scrive correttamente gli URL.
E se un motore ha, tra i proprio algoritmi, anche metodologie per individuare la qualità tecnica del codice (come ad esempio avviene con alcuni motori che danno un minimo di preferenza alle pagine HTML "valide"), allora ha senso curare anche questo aspetto.