Dubbi sull'imparzialità e onestà degli editori

mauri

Curlie Meta
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Premetto innanzitutto, come utente web prima ancora che come editore, che non condivido l'associazione mentale con la quale scegli i termini di ricerca, e ritengo che essa sia la principale causa dei risultati strambi.
Ma non approfondisco perchè questa cosa c'entra solo in parte con la directory.

Parlando invece di Dmoz, ci sono 2 ragioni molto importanti e molto semplici che spiegano ciò che tu vorresti mettere in luce come un problema:

1) Dmoz non è un motore di ricerca, ma un elenco ragionato di siti.
Sembra una distinzione scontata o banale, ma non lo è e lo dimostra proprio la questione che poni.

La filosofia su cui poggia lo sviluppo di Dmoz, e parlo di tassonomia, ontologia, nomenclature nonchè di linee guida sugli stili di recensione va in una direzione un po' diversa dal soddisfare una mera ricerca per parole chiave.
In altre parole più un sito è recensito in modo corretto, in stile neutro, non promozionale, nel rispetto delle linee guida, meno sarà rintracciabile attraverso l'uso di parole chiave sparse e/o indirette.


2) il motore interno di Dmoz è volutamente strutturato per non rispondere come un motore standard, è essenzialmente un utility per noi editori ma non ha le caratteristiche per essere usato in modo tradizionale.
Non mi ricordo bene ma mi pare che negli anni sia stato addirittura semplificato proprio per non assecondare un certo tipo di uso.
Oltretutto il suo database non viene aggiornato istantaneamente a seguito di una modifica nella directory ma con tempi molto più dilatati.



L'insieme di questi 2 fattori fa sì che se tu stai cercando un dentista e vai sul modulo di ricerca e digiti "azienda che cura la carie", non lo troverai così facilmente. Ma non penso sia un anomalia.
 

eddired

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Jan 27, 2011
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Quello che un utente esterno può fare al limite è segnalare degli abusi evidenti o delle attività discutibili in categorie del lato pubblico della directory.

Già fatto, ma certo non sono stato a lì a scrivere il romanzo poliziesco, anche perché ho poco tempo a disposizione,
ma credo che queste verifiche dovrebbero essere fatte internamente, proprio perché gli editori DMOZ sono quasi tutti SEO o lavoro per società che si occupano di questo settore.
Quindi carta alla mano, con la lista dei siti censiti da ogni editore, bisognerebbe verificare quanti URL accettati sono passati tramite la società dell'editore e in che TEMPI!!!

E qui cascherà l'asino!!!

Comunque, giusto qualche numero per farvi capire perché gli editori di DMOZ sbagliano:
Preso da un vecchio topic:
In quella categoria attualmente ci sono decine di URL in attesa di recensione, ma la maggior parte sono siti che offrono essenzialmente elenchi di migliaia di prodotti laddove per ognuno c'è semplicemente il link diretto a 1 o massimo 2/3 venditori.

Secondo la nostra visione questi sono siti di pura affiliazione, utili per chi li fa ma inutili per l'utente finale perchè rimandano semplicemente a quei 10/15 siti di commercio elettronico che sono già debitamente inseriti nella directory da anni.

Sito da me suggerito con oltre 80 negozi on-line(ricordo che il primo suggerimento a questo sito è stato fatto ormai 1 anno fa):

Traffic estimation : 200,000 to 1,000,000 visitors/month Show advice
Alexa rank : 4,766
Google Indexed pages : 224,000
Backlinks : 25,000

Sito già presente in DMOZ (Ok P..... al momento risultano 0 negozi on-line) nella categoria "Comparazione Prezzi"

Traffic estimation : 80,000 to 300,000 visitors/month
Alexa rank : 17,780
Indexed pages : 13,700
Backlinks: 5,030
P.s. : Le statistiche qui sopra riportate sono pubbliche basta accedere al servizio gratuito di woorank.

Giusto una notazione, credete che google sia più stupido degli editore DMOZ? Se ha indicizzato e sta ancora indicizzando il sito da me suggerito (attenzione senza pagare nessuno, ma forse è qui la pecca, se mi sarei appoggiato a una società di uno degli editori forse ora non starei qui a parlarne) significa che il contenuto è buono e significativo per la community o sbaglio mauri?

Quindi mauri spiegaci, questo sito perché è stato censito per la grazia di DIO o per la benevolenza di qualche editore ?

Detto questo, tanti saluti e baci, se volte migliorare il servizio sapete bene da cosa partire non sono il primo a dirvelo e non sarò l'ultimo.
 

mauri

Curlie Meta
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Già fatto, ma certo non sono stato a lì a scrivere il romanzo poliziesco, anche perché ho poco tempo a disposizione,
ma credo che queste verifiche dovrebbero essere fatte internamente, proprio perché gli editori DMOZ sono quasi tutti SEO o lavoro per società che si occupano di questo settore.
Quindi carta alla mano, con la lista dei siti censiti da ogni editore, bisognerebbe verificare quanti URL accettati sono passati tramite la società dell'editore e in che TEMPI!!!
E qui cascherà l'asino!!!

E' già cascato più volte e ne cadono di continuo, così come ne cadranno in futuro.
Come ho scritto in precedenza esistono delle regole che ha deciso chi amministra questo progetto ed è in base a quelle che si stabilisce quando un editore commette un abuso
e quali tipi di provvedimenti devono esser presi .

------------

Riguardo ai confronti tra i siti con relative statistiche, non sono aspetti di interesse per il progetto.
Possono esserlo per qualcuno, anche tra gli editori, ma non c'entrano niente con le finalità di ODP.

Tu guardi con molta attenzione una singola categoria perchè hai un interesse personale, ma guardando alla directory nel suo complesso le valutazioni che fai non sono di nessuna rilevanza.

Se ci sono dei siti vuoti, non più ricchi di contenuti come nel momento in cui furono inseriti è nella normalità delle cose,
con milioni di siti inseriti sono decine di migliaia ogni anno gli URL che cambiano storia o diventano dei progetti morti.
Prima o poi le foglie secche cascano e ne ricresceranno di nuove.
 

eddired

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Jan 27, 2011
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Se ci sono dei siti vuoti, non più ricchi di contenuti come nel momento in cui furono inseriti è nella normalità delle cose,
con milioni di siti inseriti sono decine di migliaia ogni anno gli URL che cambiano storia o diventano dei progetti morti.
Prima o poi le foglie secche cascano e ne ricresceranno di nuove.

Concordo pienamente !!!
Ma le foglie nuove hanno difficoltà a ricrescere, se ci sono parassiti ^^,
spero che capisca cosa intendo.

Ciao
 

mauri

Curlie Meta
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I parassiti sono ovunque, vanno tenuti sotto controllo ma non si può pensare solo a quelli. ;)
 

crixxx

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Sep 13, 2010
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Tanto per,
credo sia inutile segnalare un sito... dal 2002 ne ho segnalati almeno 300 (alcuni per aziende internazionali) e il primo ed unico è stato inserito senza fare segnalazioni una settimana fa ...
La web agency per cui lavoro è stata recensita ovunque, è presente su tutto il circuito dei siti dmoz, abbiamo fatto pubblicità su paginegialle (partner google) sperando in un inserimento, ma nulla, ripeto, da 9 anni (segnalazioni infinite rispettando le linee guida ogni 3 mesi...)
Credo che, visto e considerato come funzionano molte (troppe) istituzioni in questo paese, se non hai una "referenza" oggi avere il privilegio di essere indicizzati in dmoz, sia impossibile.
 

mauri

Curlie Meta
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Credo che, visto e considerato come funzionano molte (troppe) istituzioni in questo paese, se non hai una "referenza" oggi avere il privilegio di essere indicizzati in dmoz, sia impossibile.
Premesso che Dmoz non è un istituzione e non si trova in questo paese, la tentazione di cercare scorciatoie attraverso la corruzione è sempre dietro l'angolo da parte degli addetti ai lavori.

Per gli editori è lo stesso, la possibilità di sfruttare la propria posizione cercando di monetizzare l'attività nella directory è latente e aspetta solo di essere concretizzata.

Quello che noi speriamo è che per ognuno che decide di cedere a questa tentazione ci sia qualcun altro che invece ci da' degli aiuti per individuare chi gioca in modo scorretto, per poter agire di conseguenza.

Noi abbiamo già alcuni meccanismi di controllo interno, ma come sempre ogni segnalazione dall'esterno, se fatta con lo spirito giusto e a fronte di concrete informazioni è sempre ben accetta. :)
 

inkio

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Tanto per,
credo sia inutile segnalare un sito... dal 2002 ne ho segnalati almeno 300 (alcuni per aziende internazionali) e il primo ed unico è stato inserito senza fare segnalazioni una settimana fa ...
La web agency per cui lavoro è stata recensita ovunque, è presente su tutto il circuito dei siti dmoz, abbiamo fatto pubblicità su paginegialle (partner google) sperando in un inserimento, ma nulla, ripeto, da 9 anni (segnalazioni infinite rispettando le linee guida ogni 3 mesi...)
Credo che, visto e considerato come funzionano molte (troppe) istituzioni in questo paese, se non hai una "referenza" oggi avere il privilegio di essere indicizzati in dmoz, sia impossibile.

Ormai abbiamo capito tutti come funziona dmoz e il suo progetto , nel frattempo i siti che vendono l'inserimento garantito su dmoz si moltiplicano...
sicuramente verranno tolti ma propongo alcuni siti di questo tipo ...

submitedge.com/dmoz_listing.html
blurbpoint.com/dmoz-listing.php
searchmarketingsales.com/DMOZ_submission_services.html
softsolutionsindia.net/search_engine_optimization/dmoz_listing.html

PS: basta fare una piccola ricerca con google e saltano fuori come funghi ... mentre noi parliamo e ne discutiamo c'è gente che ci si ingrassa parecchio ... io di fare richieste mi sono veramente stufato. Vengono inseriti siti assurdi mentre quelli che potrebbero essere utili alla comunità no... perche' qui perche' la ... non rientra nella politica di dmoz ... non è nella filosofia di dmoz, la scusa è sempre pronta... tanto quando vedi queste cose qua non occorre piu sperare nella correttezza delle persone... se devi proporre un sito che puo essere utile e magari puo dare anche fastidio a qualcuno... non lo proporre affatto o almeno, se lo fai, devi passare per vie traverse .. sennò ciccia ...
 

mauri

Curlie Meta
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Se fosse veramente così semplice essere inseriti nella directory "a comando" allora non vedo il problema, basta rivolgersi a questi servizi accettando il rischio di un ban definitivo in caso si venga scoperti.

Ci sono migliaia di siti non ancora inseriti in Dmoz che hanno alle spalle intestatari o web agency che potrebbero ben permettersi di investire xxx euro a fronte di un inserimento sicuro, ma evidentemente non tutti la pensano nello stesso modo in merito alle opportunità simili a quelle che hai elencato.

Se tu davvero pensi che sia l'unico modo per essere inseriti, non hai che da servirtene. :neutral:
 

inkio

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Se tu davvero pensi che sia l'unico modo per essere inseriti, non hai che da servirtene. :neutral:
No mauri non ci perderò piu tempo, ormai ho capito come funziona la filosofia di Dmoz quindi cercherò di stare dietro ad altro. Anche se avete il monopolio delle directori di tutti i maggiori motori di ricerca e non essendo commerciale , come dite voi , avete un enorme responsabilità che gestite a vostra descrizione e come meglio vi aggrada e questo ha poco senso per la comunità e per le cose che potrebbero trovare utili, ma a questo a voi non vi interessa perchè il progetto prevede altro no ? ... o non rientra nella filosofia Dmoz. Moltissimi professionisti sparsi in tutte le varie community e forum che cercano di essere presenti si lamentano dell'imparzialità di dmoz e questo è un fatto. Dmoz è solo una chimera che si nasconde dietro un progetto no profit, ma di fatto sembra tutto il contrario.

Un saluto
 

mauri

Curlie Meta
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Anche se avete il monopolio delle directori di tutti i maggiori motori di ricerca

Non so dove hai letto questa cosa, ma se frequenti qualche ambiente di addetti ai lavori del web credo che possano confermare che le cose non stanno proprio così.

Comunque sia ognuno è libero di credere quello che vuole, trarre le proprie conclusioni e agire di conseguenza.
:neutral:
 

paolo

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Jan 27, 2005
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Il tema sull'imparzialità degli editori di DMOZ è stato dibattuto fino all'estremo, ormai causa nausea! Il problema sta nella stessa impostazione che si sono dati i "fondatori" di DMOZ per approvare o respingere i siti e sull'elevata specializzazione degli editori per cui ci sono categorie aggiornate in tempi ragionevoli ed altre stagnanti ormai da anni e con code che toglierebbero il sonno anche ad un narcoleptico.

Ma cosa ci vuole, ormai dopo tanti anni e tante discussioni e tante critiche, a volte corrette, molte volte no, a cambiare le regole del gioco? Ci sono altri fattori da considerare in un sito, pure fattori oggettivi che vanno tenuti in considerazione e che possono dar buon indice dell'utilità di un sito, facciamo degli esempi: anzianità del dominio, reperibilità di informazioni legali, stabilità nel tempo come tipo di sito (controllabile tramite archive.org), numero di cambi di proprietario (reperibile su domaintools.com), compatibilità con i vari browsers compresi terminali mobili, numero di backlinks da siti nella stessa lingua, menzioni nei social network, insomma, rendere la valutazione di un sito meno personale e più impersonale, poi si può cadere lo stesso nell'errore e far passare siti meno utili e respingerne altri di maggiore utilità, però almeno l'immobilità in cui sono cadute certe parti di DMOZ potrebbe diventare solo un brutto ricordo.
 
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