Modalità e tempi di inserimento - II

kublai

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Sep 3, 2007
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Cosa si deve fare quando il proprio sito contiene centinaia di pagine con contenuti unici, è gratuito, tratta temi di cultura e scienza, il regolamento di Dmoz è stato rispettato etc... e non viene comunque accettato?

Io ho segnalato il mio sito per la prima volta 8 mesi fa. Vedendo che la sottocategoria in cui lo avevo suggerito non veniva mai aggiornata l'ho suggerito in un'altra. Poco dopo quest'ultima è stata aggiornata e il mio sito non c'era.

Cosa si deve fare? Dov'è la giustizia? Ho trovato dei siti nelle sottocategorie della sezione Psicologia (di cui farebbe parte il mio sito) che sono composti da 2-3 pagine, che non vengono aggiornate da molti mesi... eppure sono lì. Altri siti sono la copia gli uni degli altri... eppure sono lì. Il mio è un sito nuovo, quasi interamente realizzato da me a da altri psicologi/psicoterapeuti/laureati in scienze umane e sociali con contenuti scritti da noi stessi... eppure non viene accettato.

So che ci sono centinaia di altre persone nel mio stato e con questa discussione non voglio fare polemica.

Chiedo solo ai gentili editori e agli altri volontari che operano su Dmoz: cosa si fa quando il sito rispetta il regolamento e non viene accettato?



P.s: ho già scritto ad abuse e pare che abbiano anche letto e risolto (a loro dire) il mio problema.
 

offdesign

kEditall/kCatmv
Curlie Meta
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Dec 7, 2005
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Salve. :)

Se il suo sito rispetta le direttive editoriali e non è stato ancora recensito allora si tratta della solita "questione tempo" e nella sua situazione ci sono migliaia di altri siti. Non siamo in grado però di fare previsioni su quando sarà recensito il suo sito come quello di nessun altro.

Un sito proposto dall'esterno può essere recensito dopo pochi giorni o dopo moltissimi mesi, diciamo che la cosa è assolutamente casuale.

Fatta la proposta è bene non perdere più tempo a controllare, nemmeno la data di aggiornamento della categoria è indicativa perchè può essere legata ad altri fattori che nulla hanno a che vedere con l'inserimento di un nuovo sito o con l'inserimento di un nuovo sito che era presente nei non recensiti.

Quindi l'equazione:

ho proposto il sito nella categoria ABC, la categoria ABC è stata aggiornata (dalla data in basso) e magari è comparso un nuovo sito = l'editore della categoria o tutti gli editori delle categorie superiori han fatto qualcosa di losco

*è priva di fondamento* nella maggior parte dei casi.
:)
 

kublai

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Sep 3, 2007
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Grazie per la solerte risposta.

Non mi sento in grado di accusare nessuno né di avanzare giudizi avventati (per il momento) e spero sia solo una questione di tempo come lei stesso ha suggerito. Non si spiega comunque perché certi siti vengono inseriti sopo poche settimane dalla loro proposta mentre certi altri neppure dopo anni!

In ogni caso, vista la sua disponibilità, può verificare lei stesso l'adeguatezza del mio sito. Lo trova nel mio profilo personale.

Sarebbe davvero utile se Dmoz tenesse un archivio dei siti rifiutati, accompagnandoli da due righe di motivazione, così almeno i webmaster potrebbero intervenire per rendere i propri siti conformi alle norme...

Attualmente c'è troppo mistero, secondo me, nelle procedure di Dmoz. E' vero che si tratta di una directory del tutto gratuita, però io credo che la chiarezza dovrebbe essere un dovere in ogni attività che coinvolge altri esseri umani.
 

yocoandra

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Jan 9, 2005
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Attualmente c'è troppo mistero, secondo me, nelle procedure di Dmoz.
Ti do atto che probabilmente non siamo grandi comunicatori :p ma più che fare i misteriosi mi sembra che parliamo un'altra lingua.

Ad esempio tu (come migliaia di altri) non vedendo il tuo sito listato hai pensato che nn fosse stato accettato, "equazione" che in questo forum abbiamo smentito più volte ma che ogni volta i webmaster ci ripropongono.

In cosa sbagliamo?


Come possiamo far capire che un sito (che segue le direttive) se non è recensito è senz'altro in attesa?

Come possiamo far capire che se un buon sito non viene recensito se nn dopo anni e "uno così così" viene recensito al volo è solo per pura casualità?

Sono cose che ripetiamo di continuo :(


Capisco che per un webmaster che cura con impegno il proprio sito sia frustrante non vederlo recensito su dmoz, ma ti assicuro che anche per noi che c'impegnamo a nostra volta per la directory è molto frustrante stare a ripetere le stesse cose :(


A noi qui sul forum piacerebbe dirscutere del miglioramento della directory (tassonomia etc) :) e non del tempo di attesa del sito di Pinco (con tutto il rispetto :p ).

Scusa il piccolo sfogo :p sei stato il mio capro espiatorio :D
Sarebbe davvero utile se Dmoz tenesse un archivio dei siti rifiutati, accompagnandoli da due righe di motivazione, così almeno i webmaster potrebbero intervenire per rendere i propri siti conformi alle norme...
Le motivazioni sono scritte qui http://www.dmoz.org/World/Italiano/guidelines/include.html#notinclude :)
 

kublai

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Sep 3, 2007
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yocoandra, grazie anche a te per la risposta.

Posso immaginare la vostra frustrazione nel dover ripetere giorno dopo giorno le stesse cose. Deve essere almeno pari a quella dei webmaster che un anno dopo aver segnalato il loro sito non lo vedono ancora apparire in Dmoz, e non sanno se questo è stato rifiutato o è semplicemente in attesa (che attesa!).

Questo è sintomo di qualcosa che non va, non trovate?

Il mio piccolo consiglio, forse per niente nuovo né originale, ma sicuramente utile se fosse applicato, è il seguente:

- realizzare una sezione in cui gli editori possano inserire gli indirizzi dei siti rifiutati, accompagnandoli da una breve motivazione. Questa sezione dovrebbe essere aperta al pubblico.

In questa maniera:

1. Se il proprio sito non comparisse nella lista significherebbe che è ancora in attesa.

2. Se comparisse significherebbe che è stato rifiutato e il webmaster ne conoscerebbe le motivazioni, evitando di farsi idee sbagliate sulla professionalità degli editori.

3. Quasi nessuno avrebbe più motivo di venire su questo forum a farsi ripetere le stesse cose, dal momento che saprebbe esattamente se il proprio sito è ancora in attesa o se è stato rifiutato (e perché è stato rifiutato).


Spero di non aver detto cose trite e ritrite.

Cosa ne pensate?
 

yocoandra

World/Italiano
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Jan 9, 2005
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Spero di non aver detto cose trite e ritrite.
In effetti hai detto cose trite e ritrite :D nel senso che la tua è una idea che via via viene proposta dai webmaster che frequentano questo forum :)

La mia personalissima opinione è che non sarebbe utile, dal momento che cassiamo solo chi fa spam o scopiazza, cose di cui gli webmaster sono già consapevoli di fare senza che glielo veniamo a dire noi.

Fino a un paio di anni fa davamo informazioni su questo stesso forum sullo stato dei siti, le motivazioni per cui è stato interrotto puoi leggerle qui.

Se dovessimo riproporre un nuovo sistema (automatico che sia) temo che gira e rigira ritroveremmo i vecchi problemi :(
 

gberto

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Jul 18, 2007
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yocoandra said:
Come possiamo far capire che un sito (che segue le direttive) se non è recensito è senz'altro in attesa?

Come possiamo far capire che se un buon sito non viene recensito se nn dopo anni e "uno così così" viene recensito al volo è solo per pura casualità?

Ciao,


per la prima parte, e per quel poco che posso proporre io, aggiungerei un disclaimer al messaggio che compare quando si invia la proposta. Da quel che vedo, sono moltissimi quelli che (come me), temendo che la domanda sia andata persa, chiedono informazioni! :confused:

Per la seconda: da qualche parte nel forum avevo letto di una "pila" delle proposte da valutare... immagino che il termine sia stato usato genericamente e non in senso informatico, ma c'e' un motivo per cui tale "pila" non viene trasformata in una "coda" in modo che le domande vengano controllate dalla piu' vecchia alla piu' recente? :eek:

Un saluto,

--
Gianfranco
 

Ottimista

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Feb 1, 2007
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immagino che il termine sia stato usato genericamente e non in senso informatico,
purtroppo è così, non esiste una "coda" ordinata per data di inserimento. Fermo restando che poi gli editor potrebbero anche non andare cronologicamente, sicuramente avere da qualche parte una coda temporale, aiuterebbe ad evitare i casi eclatanti di buoni siti che giaciono per anni.

E le modifiche del sistema non dipendono dagli editori, ma da AOL.
 

mauri

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gberto said:
ma c'e' un motivo per cui tale "pila" non viene trasformata in una "coda" in modo che le domande vengano controllate dalla piu' vecchia alla piu' recente?
Da un punto di vista visivo esistono vari criteri di ordinamento, tra cui anche quello cronologico, ma essi non costituiscono (per fortuna) un obbligo a recensire in un ordine predeterminato.

Il fatto che un URL sia stato proposto prima di un altro non significa che sia più utile, più conforme alle linee guida, più completo, più adatto alla categoria, e che in definitiva abbia il diritto di essere esaminato ed eventualmente inserito prima dell'altro. :)
 

kublai

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Sep 3, 2007
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Però in questo modo un editore poco onesto è legittimato ad usare la scusa della non priorità per lasciare un determinato sito considerato "antipatico" in coda per sempre.... o sbaglio?

Non sono d'accordo con questo tipo di organizzazione.
 

mauri

Curlie Meta
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kublai said:
Però in questo modo un editore poco onesto è legittimato ad usare la scusa della non priorità per lasciare un determinato sito considerato "antipatico" in coda per sempre.... o sbaglio?
Lei attribuisce patenti di disonestà con troppa facilità.
Se io cancello il suo sito dalla coda per non inserirlo e impedire anche ad altri di inserirlo, sto commettendo un abuso punito dalle nostre linee guida e se vuole potrei anche essere considerato un disonesto.

Se decido di non inserire il suo sito perchè lo ritengo antipatico ma lo lascio lì dove si trova dove qualcun altro potrà recensirlo se e quando gli va, non sono un disonesto ma è lei a non essere in buona fede se parte con questi pregiudizi.
 

kublai

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Sep 3, 2007
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Mi scuso per i miei pregiudizi e se ho offeso qualcuno ne sono spiacente. Non era mia intenzione farlo.

Però ho sentito troppe storie sui vari personaggi che fanno domanda per diventare editori per poter inserire i loro siti e quelli degli amici e, passatemi il termini, "fregarsene" di tutti gli altri.

Forse io sarò troppo schematico e rigido per certi versi, ma amo l'ordine e la precisione e non sopporto le cose fatte in modo poco chiaro ed eccessivamente "personale".

Onestamente basta fare un giro su Dmoz e controllare a caso un centinaio di link presenti per rendersi conto di come anche un sitarello fatto in mezzo pomeriggio possa trovare spazio al suo interno, quando ci sono webmaster che lavorano sodo e non vedono riconosciuto da Dmoz il frutto dei loro sforzi.

Lei dice che se un editore cancella il mio sito dalla coda è punibile... ma io come faccio a saperlo?

Se non vi è uno scambio di informazioni tra utenti ed editori come può una persona essere al corrente di quello che sta realmente accadendo?

Come vede io sono qui a fare solo inutili e a quanto pare fastidiose supposizioni; del resto che altro posso fare se voglio avere informazioni sullo stato del mio sito? Ho scritto ad abuse e non ho ricevuto nemmeno una striminzita risposta. Se l'avessi ricevuta ora non sarei probabilmente qui a infastidire voi editori...

E in tutto questo ancora completo mistero sullo stato del mio sito. Non sto mica chiedendo di essere privilegiato rispetto agli altri, chiedo solo una piccola informazione che nessuno pare in grado di fornirmi.

Devo fare domanda per diventare editore anche io?
 

mauri

Curlie Meta
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kublai said:
Mi scuso per i miei pregiudizi e se ho offeso qualcuno ne sono spiacente. Non era mia intenzione farlo.
Nessun problema. Ho usato me stesso per l'esempio proprio perchè non me la prendo. :)

Però ho sentito troppe storie sui vari personaggi che fanno domanda per diventare editori per poter inserire i loro siti e quelli degli amici e, passatemi il termini, "fregarsene" di tutti gli altri.
Può succedere, purtroppo. Ma esistono meccanismi che consentono di individuare, richiamare e/o allontanare chi usa il proprio account solo per fini personali.

Lei dice che se un editore cancella il mio sito dalla coda è punibile... ma io come faccio a saperlo?
Se non vi è uno scambio di informazioni tra utenti ed editori come può una persona essere al corrente di quello che sta realmente accadendo?
Vista la grande mole di URL proposti dall'esterno l'organizzazione di questo progetto non prevede che ci sia questa capillare informazione, poichè ODP non è un servizio per chi ha bisogno di inserire dei siti. Anche volendo non avremmo le risorse per farlo. Esistono invece meccanismi di controllo interni ed editori preposti a occuparsi dei casi di abuso.

Quello che dall'esterno un utente/submitter può fare è segnalare eventuali anomalie che vede dal lato pubblico nella categoria o nel settore nel quale si presuppone il proprio sito potrebbe essere inserito.


Ho scritto ad abuse e non ho ricevuto nemmeno una striminzita risposta. Se l'avessi ricevuta ora non sarei probabilmente qui a infastidire voi editori...
Non mi sta infastidendo, altrimenti non le risponderei. Siamo qui proprio per chiarire ogni dubbio. :)

Una segnalazione di abuso non sempre provoca una risposta, soprattutto quando non viene individuato nessun abuso, quando la segnalazione è inconsistente o solo una richiesta di status della propria submission.

Il fatto che il proprio sito non sia stato ancora inserito non significa quasi mai che siamo di fronte ad un abuso, sono ben altri i segni da individuare in una categoria per ipotizzare che in quella sede qualcuno non si stia comportando correttamente.

Proprio perchè negli ultimi mesi accade troppo spesso che submitter compilino abuse report la cui unica sostanza è qualcosa del tipo
Salve ho proposto il mio sito circa 8 mesi fa e ancora non lo vedo inserito. Sono convinto che nella categoria ci sia un editore mio concorrente che ne impedisce la pubblicazione. Vi prego di provvedere al più presto, grazie
è da tempo che ho intenzione di aprire uno spazio su questo forum nel quale dare qualche consiglio su come identitificare concrete possibilità di abuso, nella speranza anche di dissuadere dal fare un uso improprio di questo strumento che abbiamo messo a disposizione di tutti.
:)
 

kublai

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Sep 3, 2007
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mauri said:
è da tempo che ho intenzione di aprire uno spazio su questo forum nel quale dare qualche consiglio su come identitificare concrete possibilità di abuso, nella speranza anche di dissuadere dal fare un uso improprio di questo strumento che abbiamo messo a disposizione di tutti.
:)

Non potrei essere maggiormente d'accordo su questo punto. Spero davvero che tale spazio venga aperto perché la sua esistenza è più che necessaria, direi addirittura fondamentale.

In fondo se si fa chiarezza e se si danno risposte concrete agli utenti il guadagno che se ne produce è egualmente distribuito fra entrambe le parti. Gli editori godrebbero di maggior credibilità e serietà, mentre gli utenti non dovrebbero subire (almeno in parte) la frustrazione della "non conoscenza" dei fatti che accadono dietro le quinte.

In fin dei conti a chi sta così a cuore la presenza del proprio sito in una directory come Dmoz? Ce ne sono migliaia di directory, e non ci sarebbe motivo di "impuntarsi" su una sola di queste se non fosse per un mera "questione di principio".

Tu non mi fai sapere nulla del mio sito? Quando chiedo informazioni cerchi di essere il più vago e generico possibile? Allora io mi arrabbio e divento insistente!

Tu sei chiaro e mi dici come stanno le cose? Bene, mi metto il cuore in pace!
 

mauri

Curlie Meta
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kublai said:
In fondo se si fa chiarezza e se si danno risposte concrete agli utenti il guadagno che se ne produce è egualmente distribuito fra entrambe le parti. ......
Tu non mi fai sapere nulla del mio sito? Quando chiedo informazioni cerchi di essere il più vago e generico possibile? Allora io mi arrabbio e divento insistente!
Tu sei chiaro e mi dici come stanno le cose? Bene, mi metto il cuore in pace!
Dopo anni che leggo le stesse argomentazioni e ho osservato gli effetti delle informazioni che abbiamo messo a disposizione, mi sento di affermare che lei si sbaglia, e alla stragrande.

Qualche anno fa avevamo istituito il servizio di informazione sullo stato delle proposte dall'esterno, con l'intento tra le altre cose di rassicurare i submitter sul fatto che la loro proposta era stata ricevuta correttamente e che l'URL si trovava in attesa in una categoria attinente.

Gli effetti collaterali di questo servizio sono stati molto peggiori dei benefici che pensavamo di trarne. Il dare queste informazioni ha fatto nascere dei bisogni ed aspettative che prima non esistevano, accentuando notevolmente l'ansia dell'attesa e quindi la frustrazione.

Visto che sembra essere un esperto della materia, provi lei a spiegarci perché il grado di soddisfazione dei webmaster/submitter è stato quasi sempre inversamente proporzionale alla quantità di informazioni che venivano date loro. ;)
 

kublai

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Sep 3, 2007
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Io purtroppo mi affaccio solo ora al mondo di internet dalla parte del "fornitore", mentre fino a pochi mesi fa ero un semplice "consumatore", se così si può dire. Non conosco quindi nel dettaglio le tappe affrontate da Dmoz nel corso del suo sviluppo. Posso dire di aver letto un grande numero di informazioni, opinioni, discussioni (anche su questo stesso forum) ed ero al corrente del fatto che un tempo gli editori fornivano dettagli sullo stato dei siti.

Non avendo però mai partecipato direttamente non sono in grado di capire esattamente cosa non andasse in questo sistema, al punto di arrivare ad eliminarlo. Di certo mi dispiace per questo, infatti credo che se fosse tuttora in uso lo sfrutterei.

Io le posso raccontare le mie impressioni da utente esterno, se la cosa può esserle di interesse.
Io credo che le persone si aspettino molto da internet. Esso è un mezzo che non è soggetto ai limiti della maggior parte dei servizi "reali", per esempio quelli che vengono forniti negli uffici pubblici. Essendo le persone consapevoli del fatto che internet non soffre di ritardi burocratici (a meno che non siano gli stessi fornitori del servizio a crearseli...), e che le informazioni possono essere trasmesse, modificate ed elaborate in tempi ridottissimi, non si spiega perché mai una directory possa impiegare anni ad inserire un sito nel suo database.

Per gli stessi motivi un sito web non dovrebbe soffrire di problemi di comunicazione. Nel momento in cui le informazioni possono essere comunicate in maniera istantanea, senza il bisogno di compilare scartoffie né di chiedere permessi, nel momento in cui il reperimento di un dato non richiede l'apertura di un ufficio, né la ricerca tra migliaia di fogli, ecco, date tutte queste premesse, la gente non capisce il perché di tali ritardi e di tale inadeguatezza comunicativa.

Perché gli editori non sono in grado di comunicare con noi?

Insomma, Dmoz dall'esterno dà l'impressione di essere una di quelle grandi organizzazioni dove lavorano migliaia di persone che nemmeno si conoscono, dove probabilmente esiste da qualche parte un "direttore" che supervisiona e stabilisce obiettivi e metodi per raggiungerli, ma dove inevitabilmente si finisce per cadere nel caos.

Dmoz mi ricorda un po' la facoltà universitaria in cui ho studiato; lì nessuno sapeva mai esattamente quali erano le informazioni giuste, ed ognuno diceva e faceva cose diverse. Si procedeva per supposizioni, per sentito dire, per tentativi.
Per scoprire la verità dovevo ascoltare 100 campane e poi seguire quelle che mi parevano più probabili, commettendo diversi errori e arrivando infine, faticosamente, a capire cosa fare e come farlo.

A volte non sapevamo nemmeno con esattezza la data di un appello, e per scoprirla si ricorreva a stratagemmi di ogni genere. Un po' come su Dmoz.

In quel caso la colpa della disorganizzazione non era degli studenti che non seguivano le indicazioni provenienti dall'alto, bensì della facoltà che non sapeva darsi un'organizzazione efficace e di conseguenza non era in grado di comunicare con gli studenti.

Tutto questo per arrivare soltanto a dire che Dmoz non mi pare un sito ben organizzato. Dall'esterno pare eccessivamente complicato, come se nel tempo si fosse dato una strutturazione più simile a quella della grande organizzazione di cui ho parlato sopra piuttosto che a quella di una directory web!

In fondo si tratta solo di visionare, approvare o rifiutare siti! Perché questa complicazione? Non c'è qualcuno che comanda su Dmoz? Nessuno che stabilisca dei criteri fissi, uguali per tutti, da seguire?
Qualcosa tipo:
1. un numero minimo di siti da recensire al mese
2. l'obbligo di fornire spiegazioni (dettagliate, non le solite cose) in caso di ritardi superiori ad un tot (diciamo 2-3 mesi)
3. una motivazione per ogni rifiuto o per la decisione di "saltare" temporaneamente determinati siti per passare a quelli segnalati successivamente
4. obbligo di attenersi al regolamento relativo alle caratteristiche dei siti in fase di approvazione o rifiuto (non mi dite che questo viene fatto... se fosse vero non si spiegherebbe la presenza di un buon 30-40% dei siti)
5. controlli periodici da parte di supervisori (non editori!) sull'operato degli editori
6. espulsione non appena viene infranta una di queste norme
 

roadie

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Jul 9, 2007
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26
kublai said:
Io le posso raccontare le mie impressioni da utente esterno, se la cosa può esserle di interesse.

Ti ringrazio di questo, è sempre molto interessante potersi confrontare ed avere una visione "dall'esterno".



kublai said:
......
e che le informazioni possono essere trasmesse, modificate ed elaborate in tempi ridottissimi, non si spiega perché mai una directory possa impiegare anni ad inserire un sito nel suo database.

Qui sono le premesse ad essere sbagliate, per due motivi:

Dmoz è una directory umana, e come tale la maggiorparte delle operazioni NON sono automatizzate, ma manuali.
:D

Il secondo motivo è che in presenza di una mole enorme di dati, anche quando le operazioni sono automatizzate, ci può volere tempo, a volte anche diversi giorni.
Giusto per farti un esempio che da webmaster credo tu conosca: Google non aggiorna il suo database immediatamente anzi, per alcuni siti si parla di settimane, nonostante sia tutto automatizzato e svolto solo da computer!



kublai said:
Perché gli editori non sono in grado di comunicare con noi?
Potresti spiegarti meglio?
Non ho capito che cosa vuoi dire.


kublai said:
In fondo si tratta solo di visionare, approvare o rifiutare siti!

Diciamo che i compiti degli editori sono un po più complicati di così
:)

Se tu leggi con attenzione le linee guida ti rendi conto che ci sono diversi controlli da fare, che riguardano:
- la listabilità del sito (passo 1 e passo 2);
- il punto preciso della directory ove inserirlo (passo 3);
- la descrizione stessa del sito (passo 4).

Senza contare tutto il resto.


Ti faccio due esempi:

1) i siti cambiano, si spostano, non vengono rinnovati, ecc.
Questo significa che periodicamente vanno ri-aggiornate tutte le descrizioni dei siti inseriti... e sono un bel numero.

2) il lavoro dell'editore NON è inserire i siti proposti, ma inserire siti!
Personalmente ti posso dire che le mie categorie in questo momento hanno siti in coda, eppure sono più i siti che ho scovato da solo ed inserito autonomamente, piuttosto che i siti proposti che ho inserito.
Dmoz non è un servizio di inserimento siti, ma un servizio per gli utenti di internet: ci sono tantissimi siti di qualità che non vengono proposti, e non mi sembrerebbe corretto lasciarli fuori solo per questo.

Quindi, per quello che mi riguarda, capita di inserire siti che trovo su internet prima dei siti in coda.


kublai said:
Nessuno che stabilisca dei criteri fissi, uguali per tutti, da seguire?
I criteri ci sono, basta leggere le linee guida.

Se per caso hai trovato dei siti che non le rispettano, postali qui e ci farai un piacere, verranno valutati ed eventualmente corretti o cancellati.

Credo che capirai che su quasi duecentomila link presenti (considerando solo il lato italiano) è normale che qualcosa sfugga.
 

mauri

Curlie Meta
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Mar 29, 2002
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kublai said:
Non c'è qualcuno che comanda su Dmoz?
Il proprietario dei computer, l'intestatario delle bollette di corrente e il datore di lavoro di chi opera all'interno di ODP come professione è un azienda americana abbastanza nota: http://www.corp.aol.com/


Tolte quelle 10/15 persone che sono i reali responsabili del progetto, tutte le altre migliaia di persone (editori) sono invece impegnati nel progetto a titolo volontario, gratuito, per hobby insomma.

Capirà da solo quindi che le sue domande/proposte
1. un numero minimo di siti da recensire al mese
2. l'obbligo di fornire spiegazioni (dettagliate, non le solite cose) in caso di ritardi superiori ad un tot (diciamo 2-3 mesi)
3. una motivazione per ogni rifiuto o per la decisione di "saltare" temporaneamente determinati siti per passare a quelli segnalati successivamente
4. obbligo di attenersi al regolamento relativo alle caratteristiche dei siti in fase di approvazione o rifiuto (non mi dite che questo viene fatto... se fosse vero non si spiegherebbe la presenza di un buon 30-40% dei siti)
5. controlli periodici da parte di supervisori (non editori!) sull'operato degli editori
6. espulsione non appena viene infranta una di queste norme
nel loro insieme non hanno molto senso/applicabilità.
 

themaker

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Sep 10, 2007
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scusate se mi intrometto, ma intervengo solo perchè capisco i due punti di vista.
Il problema a mio avviso nasce dal fatto che le regole dicono che un sito può essere segnalato dagli utenti, la segnalazione va in una lista di attesa nella quale può stare da due giorni a due anni ( e anche più se si legge il forum).
Dicono inoltre che se si è inviata una volta la segnalazione è inutile farla ancora.
Adesso se un webmaster lavora seriamente sul proprio sito ed invia la segnalazione non potrà mai sapere se la stessa è stata rifiutata dopo due giorni o se dopo due anni sta ancora lì.
Questo e solo questo secondo me genera questa marea di discussioni tutte uguali.
Basterebbe una lista "siti respinti" o "siti in attea" per eliminare discussioni, ansie e nevrosi dei mod ;)

besos
 

kublai

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Sep 3, 2007
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themaker said:
Basterebbe una lista "siti respinti" o "siti in attea" per eliminare discussioni, ansie e nevrosi dei mod ;)

Esattamente.

E' quello che ho cercato di dire durante tutta questa discussione.

Pare però che non si possa realizzare, quindi inutile andare avanti.

Dovrò e dovremo rimanere nel dubbio finché vedremo il nostro sito nelle liste di Dmoz; e se non lo vedremo io credo che dopo qualche anno ci passerà di mente o non ci importerà più :D

Io mi fermo qui e ringrazio tutti coloro che mi hanno risposto.
 
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