Modalità e tempi di inserimento - II

mauri

Curlie Meta
Joined
Mar 29, 2002
Messages
4,333
Location
Italy
themaker said:
Adesso se un webmaster lavora seriamente sul proprio sito ed invia la segnalazione non potrà mai sapere se la stessa è stata rifiutata dopo due giorni o se dopo due anni sta ancora lì.
E invece può saperlo benissimo, nella maggior parte dei casi, perchè le tipologie di siti che non sono accettate in ODP non sono 200 e sono spiegate molto chiaramente nelle linee guida.

Qualsiasi webmaster che abbia un minimo di esperienza è o dovrebbe essere in grado di capire con ragionevole certezza se il sito che ha proposto rientra in quelli inseribili.

Se avesse dei dubbi potrebbe sempre chiedere qui da noi.

Se un sito rientra in quelli accettabili, dopo 2 giorni o 2 anni che non è apparso dal lato pubblico vuol comunque dire che è in attesa di recensione.


E' vero altresì che un webmaster che realizza un sito che non rispetta le nostre linee guida ha le sue ragioni per farlo e sa benissimo che non è inseribile o è particolarmente borderline.
Non ha senso che siamo noi a dirglielo e non ha senso che gli facciamo capire come e quando abbiamo intercettato l'URL e lo abbiamo escluso.

Facendo lo sforzo di mettersi per un attimo dalla nostra parte, se il non comunicare che un sito è stato rifiutato per alcuni può sembrare una mancanza di trasparenza, per la directory è un modo di proteggersi dallo spam e dal webmarketing più dozzinale.
 

void.over.ip

Member
Joined
Apr 27, 2007
Messages
16
Egregio sig. Mauri,
mi trovo a leggere per l'ennesima volta una serie di post con contenuti analoghi ad una coversazione che abbiamo già tenuto
(post http://www.resource-zone.com/forum/index.php?showtopic=41982&page=25).
Purtroppo, per quanto impegno possa lei (e possano i suoi colleghi) profondere nella difesa ad oltranza dei meccanismi che regolano DMOZ, questi appaiono agli occhi di una significativa parte dei protagonisti (i webmasters), assolutamente inadeguati.
Trovo gli interventi di Kublai molto sensati e moderati; li condivido pienamente avendo già in passato lamentato le stesse mancanze e proposto soluzioni analoghe.
Io credo che per fare un passo avanti sia necessario da parte vostra ammettere una volta per tutte che i meccanismi che regolano la vita di DMOZ sono "insufficienti" a garantire imparzialità e pari oppotunità.
Solo da questo punto si può procedere facendo un salto di qualità nella discussione.
Attualmente siamo arroccati; da una parte i webmasters che continuano a reclamare diritti, trasparenza e informazione, dall'altra gli editori che continuano a dire che tutto va bene.
Sig. Mauri, lei crede veramente che non ci siano problemi?

Cordiali saluti.
 

offdesign

kEditall/kCatmv
Curlie Meta
Joined
Dec 7, 2005
Messages
466
Mi intrometto solo un attimo. :)

Penso che in generale non si stiano difendendo i meccanismi di DMOZ ma i principi che sono alla base di ODP e dei suoi editori.

Il salto di qualità può avvenire se si riesce a capire che se un editore recensisce un sito piuttosto che un'altro non lo fa (lasciamo stare le eccezioni che poco hanno a che fare con ODP - se ci date una mano a trovarle non possiamo che ringraziarvi perchè fornite un gran servizio alla directory) per danneggiare tizio o caio.

Se i thread sono simili è perchè le critiche nascono sempre dal fatto che chi le propone ha il sito in attesa e vorrebbe che fosse recensito domani e le critiche (ammettiamolo) alla fine sono sempre le stesse.

In questo contesto il problema è uno solo ed esiste (credo che lo abbiamo più volte ammesso): le submission (anche quelle di qualità) possono rimanere in coda per moltissimo tempo, è un peccato (anche per ODP che in certi casi ha categorie con siti inseriti anni fa e nessun nuovo sito ottimo) ma bisogna farsene una ragione.
:)
 

void.over.ip

Member
Joined
Apr 27, 2007
Messages
16
Gentile offdesign,
il problema di cui si stava discutendo ruota proprio intorno all'impossibilità di poter percepire che gli editori e i meccanismi di DMOZ siano corretti.
Sono state fatte analisi e proposte soluzioni. Il tutto, mi pare. in maniera costruttiva e mirata a legittimare l'alto valore del progetto ODP.
In questa discussione (e nelle altre citate), nessuno ha rivendicato il mancato inserimento del proprio sito, ma i lunghi tempi di attesa, la mancanza di un feedback, la mancanza di scadenze. Insomma, tutto quello che serve a dimostrare in maniera inequivocabile che il progetto è valido e, soprattutto, offre pari opportunità a tutti, senza dare potere più o meno occulto ad un editore in malafede.

A fronte di quanto appena illustrato, lei interviene e liquida tutto sostenendo che:
Il salto di qualità può avvenire se si riesce a capire che se un editore recensisce un sito piuttosto che un'altro non lo fa ([...omississ...]) per danneggiare tizio o caio
Cioè noi dovremmo fidarci?
La conclusione è che noi dovremmo fidarci?
Stiamo proprio discutendo di come garantire e salvaguardare la legittimità di un progetto che viene percepito come MARCIO e lei interviene sostenendo che l'amen di tutto è "dovremmo fidarci"?!?!?!

In conclusione, io ritengo che poteva risparmiarsi il suo intervento in questo thread, poichè è assolutamente lesivo del valore dei contenuti di questa discussione.

Cordiali saluti.
Void.over.ip
 

Ottimista

Member
Joined
Feb 1, 2007
Messages
126
Cioè noi dovremmo fidarci?
La conclusione è che noi dovremmo fidarci?
è bene ricordare che dmoz non è un servizio pubblico, che ha dei "doveri" e deve garantire dei "diritti"

dmoz è un sito privato, di Netscape/AOL, che ha dato buona parte della gestione ad una comunità con delle sue precise regole

quando un utente segnala un potenziale abuso, il principio è che lo fa per aiutare la comunità di dmoz a far rispettare le sue regole al suo interno, non perchè l'utente ha un suo "diritto" che deve far rispettare. Naturalmente un webmaster segnalando un abuso, lo fa anche per evitare di non essere abusivamente danneggiato, quindi aiutando la comunità aiuta anche se stessso, ma resta il fatto che non esiste un "diritto" ad essere inserito.

AOL, dico per assurdo, potrebbe decidere che il sito microsoft non deve essere inserito, è questa sarebbe una scelta insindacabile (come qualunque proprietario di un sito può decidere se e quali link esterni inserire).

Quindi il fidarsi o meno, non c'entra molto, non è che stai pagando un servizio per cui poi vuoi essere sicuro di avere un giusto riscontro

Un webmaster che vuole contribuire a far funzionare meglio di dmoz, può:
- fare attenzione a quando effettua una segnalazione a scrivere titolo e descrizione in conformità alle regole di dmoz, ciò velocizza il lavoro degli editori, e può (dico solo "può") accellerare l'inserimento del sito (se passo in una cat e tra dieci segnalazioni vedo una già impostata bene, ci sono buone probabilità che comincio da quella). Anche una accurata scelta della categoria più adatta è utile.
- se trova link non più funzionanti o non adatti ad una categoria, segnalarlo usando il link di Aggiornamento, o segnalando qui in questo forum
- se vuole davvero contribuire alla crescita della directory (e non solo inserire il proprio sito), può leggersi attentamente tutta la documentazione, entrare nello spirito di dmoz, e proporsi come editore
 

Ottimista

Member
Joined
Feb 1, 2007
Messages
126
1. un numero minimo di siti da recensire al mese
se io come editore inserisco diciamo un solo buon sito al mese, aiuto o danneggio la crescita della directory?
se venissi "espulso" per questo, quale sarebbe il risultato? Ci sarebbe un sito inserito in meno ogni mese

2. l'obbligo di fornire spiegazioni (dettagliate, non le solite cose) in caso di ritardi superiori ad un tot (diciamo 2-3 mesi)
la spiegazione già c'è:
1) il sito non è adatto, per cui non va inserito
2) il sito è adatto, ma nessuno è passato di lì ad inserirlo
:)
 

void.over.ip

Member
Joined
Apr 27, 2007
Messages
16
è bene ricordare che dmoz non è un servizio pubblico, che ha dei "doveri" e deve garantire dei "diritti"

Questo approccio è sconcertante e il ribadire che non esistono diritti in DMOZ va aldilà di qualsiasi possibilità di instaurare un confronto.

E' vero, avete ragione voi:
- DMOZ è un grande progetto
- le regole sono valide
- gli strumenti funzionali al progetto
- gli editori sono volontari e vanno applauditi per il loro spirito di sacrificio
- la fiducia nella buona fede degli editori deve essere assoluta
- i tempi non devono essere garantiti, da 1 giorno a 1000 anni sono accettabili
- l'insindacabile giudizio dell'editore circa le precedenze di analisi di un sito per l'approvazione sono giuste (ergo: il rispetto dell'ordine cronologico delle submission non è sancito)
- la mancanza di feedback di rifiuto di un sito è giusta, perchè colui che propone il sito è un essere immondo che deve soffrire, restando privo di ogni informazione

Concludo aggiungendo che, probabilmente, gli editori sono tutti belli, atletici ed intelligenti; generalmente sono modelli, sportivi primatisti del mondo, calciatori della nazionale o premi nobel.

Continuate così. Io mi arrendo.
Cordiali saluti.
Void.over.ip
 

Ottimista

Member
Joined
Feb 1, 2007
Messages
126
Concludo aggiungendo che, probabilmente, gli editori sono tutti belli, atletici ed intelligenti; generalmente sono modelli, sportivi primatisti del mondo, calciatori della nazionale o premi nobel.
wow! una descrizione che mi si adegua perfettamente
:D :)

(giusto per sdramattizzare un po')
 

offdesign

kEditall/kCatmv
Curlie Meta
Joined
Dec 7, 2005
Messages
466
In questa discussione (e nelle altre citate), nessuno ha rivendicato il mancato inserimento del proprio sito
Non è così, è sufficiente leggere questa discussione e la sua che autocita.

Non ho voluto liquidare nulla (forse lei invece sì). Se legge con più attenzione il mio post capirà che non ho assolutamente voluto liquidare gli interventi che riguardano i meccanismi (quelli tecnici) di ODP.

garantire e salvaguardare la legittimità di un progetto che viene percepito come MARCIO
Questo perchè non funzionano i meccanismi o perchè non ci si fida degli editori e soprattutto di coloro (meta e catmod) che devono garantire che tutto (o il possibile) avvenga nel rispetto dell'imparzialità, onestà ecc ?

ODP si avvale di tecnicismi che sicuramente possono essere migliorati ma questo potrà mai migliorare la percezione di "marciume" che è collegata agli editori e che per fortuna non è così diffusa come lei sostiene ?

Parla di tempi lunghi : se i tempi si riducessero allora gli editori diventerebbero di colpo onesti ?

Parla di feedback : se ricevesse un FB ogni tanto il "marciume" sparirebbe ?

Parla di scadenze : se le dicessimo che il suo verrà recensito in 10 giorni ma poi questo per i più svariati motivi non succedesse migliorerebbe la percezione che lei ha degli editori ?

In conclusione, io ritengo che poteva risparmiarsi il suo intervento in questo thread, poichè è assolutamente lesivo del valore dei contenuti di questa discussione.
Non si preoccupi, il mio intevento non era assolutamente lesivo e non intende diventarlo anche dopo le "solite" provocazioni. :)

[Added] Quando dicevo provocazioni non avevo ancora letto quelle dell'ultimo post ma le inserisco insieme alle altre per il miglioramento di ODP. ;-) [Added]
 

Ottimista

Member
Joined
Feb 1, 2007
Messages
126
più seriamente

Questo approccio è sconcertante e il ribadire che non esistono diritti in DMOZ
lo si ribadisce semplicemente perchè è un dato di fatto
così come nessuno potrebbe pretendere da te di inserire sul TUO sito un link al SUO sito (a meno che non concordate un contratto in tal senso). Non esiste un "diritto" in tal senso

fermo restando che l'obiettivo di dmoz è quello di inserire nella directory quanti più siti utili possibile, nei limiti appunti della possibilità
 

kublai

Member
Joined
Sep 3, 2007
Messages
24
void.over.ip said:
Questo approccio è sconcertante e il ribadire che non esistono diritti in DMOZ va aldilà di qualsiasi possibilità di instaurare un confronto.

E' vero, avete ragione voi:
- DMOZ è un grande progetto
- le regole sono valide
- gli strumenti funzionali al progetto
- gli editori sono volontari e vanno applauditi per il loro spirito di sacrificio
- la fiducia nella buona fede degli editori deve essere assoluta
- i tempi non devono essere garantiti, da 1 giorno a 1000 anni sono accettabili
- l'insindacabile giudizio dell'editore circa le precedenze di analisi di un sito per l'approvazione sono giuste (ergo: il rispetto dell'ordine cronologico delle submission non è sancito)
- la mancanza di feedback di rifiuto di un sito è giusta, perchè colui che propone il sito è un essere immondo che deve soffrire, restando privo di ogni informazione

Concludo aggiungendo che, probabilmente, gli editori sono tutti belli, atletici ed intelligenti; generalmente sono modelli, sportivi primatisti del mondo, calciatori della nazionale o premi nobel.

Continuate così. Io mi arrendo.
Cordiali saluti.
Void.over.ip


:D

Mi ha divertito molto questo intervento!

Grazie per il sostegno void.over.ip. Abbiamo scritto quello che ci sentivamo di condividere con la comunità di Dmoz; abbiamo dunque svolto il nostro dovere di bravi webmaster.

Ora tocca a loro ascoltarci e utilizzare le nostre critiche come spunti di riflessione.


Condivido purtroppo tutto quello che hai scritto.

Anche se gli editori dicono che il mondo Dmoz è limpido e cristallino e basta aprire gli occhi per poterne apprezzare i saggi e precisi meccanismi, io continuo a non riuscirci.

Ora sai che ti dico? Pensiamo ad altro. Accantoniamo Dmoz e concentriamoci sui nostri siti, miglioriamoli, rendiamoli validi e utili per gli utenti. Questo deve essere il nostro obiettivo e la fonte della nostra personale soddisfazione.

Se Dmoz non apprezza tutto ciò e ci tratta come "sfigati" che non hanno il diritto di sapere nulla e il cui pensiero non ha alcun valore se non quello di accendere inutili e sterili polemiche... beh, io credo che il problema non sia nostro. Non trovi?

Noi ci abbiamo provato.
 

unmarco

Curlie Editor
Joined
Apr 3, 2007
Messages
66
Location
Marsciano (Italy)
Buona sera a tutti,
devo dire che il post di void.over.ip e' veramente azzeccato, dall'uffico accanto al mio una voce mi ha chiesto se ero ammattito a ridere da solo, e sono altresi' convinto che un post volutamente scherzoso serva a sdrammatizzare o rendere meno noiosa la lettura di questo forum oramai pieno da anni delle stesse domande e delle solite risposte.

Ogni tanto leggendo mi vengono in mente quesiti che mi piacerebbe porre se avessi l'onore di poter dialogare de visu con qualche lup.mann.grand.uff di DMOZ, soprattutto su uno di quelli che considero tra i piu' grandi enigmi della vita di questa directory, e cioe' perche' se c'e' realmente questa enorme penuria di editori, oppure se gli attuali editori non hanno il tempo, il modo o la voglia di editare i siti proposti nelle loro rispettive categorie, poi non vengono accettate praticamente mai richieste da parte dei tantissimi aspiranti editori?
E, veramente ritenete possibile giudicare una persona esclusivamente leggendo il form compilato al momento della richiesta di diventare editore?
Dai ragazzi.... una persona la si impara a capire e conoscere dopo mesi di frequentazione e voi pensate di poter giudicare qualcuno dalla descrizione che fa di se stesso o da come scrive quali sono le motivazioni che lo spingono a chiedere di diventare editore? :confused:

Tornando a sdrammatizzare concludo dicendo che, leggendo il forum e le decine e decine di post in cui aspiranti editori chiedono lumi sulla mancata risposta alla loro richiesta, mi viene quasi da pensare che tra le condizioni base per essere accolti nella famiglia DMOZ come editori si debba:

1) avere pochissimo tempo libero a disposizione
2) essere completamente schivi e soprattutto non frequentare questo forum o comunque non aprire mai bocca
3) avere pochissimo tempo libero a disposizione
4) avere pochissimo tempo libero a disposizione
5) ......... :D

Forse non ho idea dei numeri in gioco ma, viste le lamentele di mancato inserimento anche in categorie molto marginali in cui certamente non nasce un nuovo sito al giorno, non riesco a capire come non sia possibile tenerle aggiornate almeno nel giro di qualche settimana; e' certamente vero che non ci vuole un minuto, ma personalmente credo che se in una settimana una persona non riesce ad editare 5 o 6 delle proposte ricevute vuol davvero dire che ha pochissimo tempo libero a disposizione e il progetto a cui ha aderito non e' nelle sue priorita'!

La risposta in genere e' che essere editori su DMOZ e' volontario, che capita che un editore non si colleghi per settimane!!??
Ma scherziamo?
Se non si collega per settimane come diavolo puo' gestire una categoria?
E' come se un moderatore si collegasse al proprio forum una volta al mese .... certamente dopo poco il forum chiuderebbe perche' ingestito, non credete?

Auguro nuovamente buona serata a tutti! :)
 

roadie

Member
Joined
Jul 9, 2007
Messages
26
void.over.ip said:
... il ribadire che non esistono diritti in DMOZ va aldilà di qualsiasi possibilità di instaurare un confronto.

Sinceramente ti voglio ringraziare Void.over.ip,
non è una battuta, credo di aver capito qualcosa da questa discussione.

Sui forum spesso si sente dire che proporre il proprio sito nella directory di yahoo è inutile, eppure non nascono tutte queste polemiche.
Anche Yahoo non mi risulta dia un feedback, non pubblica l'elenco dei siti in coda, non garantisce inserimenti, ...

Insomma, facendola breve, si comporta in modo molto simile a Dmoz (a livello di comunicazione con i webmaster).


Al che mi sorge una domanda: perché Dmoz sarebbe corrotta e Yahoo no?

Finalmente ho trovato una risposta: le persone hanno (erroneamente) l'idea che Dmoz sia di tutti, e che quindi debba rendere conto del suo operato al mondo intero.....
.... e ci si dimentica che Dmoz è un progetto di proprietà di un'azienda privata, che è l'unica entità a cui si deve rendere conto.

Dmoz in questo senso è molto simile ad OpenOffice.org (vedi SUN).
;)
 

mauri

Curlie Meta
Joined
Mar 29, 2002
Messages
4,333
Location
Italy
kublai said:
Ora tocca a loro ascoltarci e utilizzare le nostre critiche come spunti di riflessione.
C'è un punto che vorrei ribadire perché in queste discussioni spesso passa in secondo piano, cioè che si tende a identificare troppo gli editori di Dmoz con http://www.dmoz.org/ stessa.

Gli editori sono dei collaboratori, sono indispensabili all'esistenza e alla crescita di ODP, ma alla fin fine sono comunque delle persone che non rappresentano ufficialmente il progetto nè hanno poteri decisionali sulle questioni tecniche e di strategia fondamentali.

Le proposte che sono state fatte in questo thread, aldilà della loro fattibilità e reale utilità (che non darei per scontato), comportano
- cambiamenti importanti a livello software
- una ridefinizione della strategia globale del progetto, poiché alcune delle idee sono in netta antitesi rispetto alla mission originaria

Questi cambiamenti non li fanno gli editori, che possono sì esprimere delle opinioni, discutere su idee, ma alla fine c'è un timoniere che decide la direzione principale verso cui bisogna tendere.

Se tra 3 mesi AOL decidesse di rendere visibile al lato pubblico i siti in attesa di recensione in ogni categoria, ogni editore avrebbe la propria opinione in merito ma tutti ne prenderebbero atto.

Se tra 6 mesi ODP viene trasformata in un progetto più simile a come è strutturata Wikipedia, ne vedremo gli sviluppi.

Fino ad allora quello che cercano di fare gli editori su questo forum è di far capire come funzionano le cose attualmente, dando delle opinioni sulle proposte che vengono dall'esterno, ma senza l'autorità per affermare "questa cosa non si farà mai" o "questa invece sì".

L'opinione di chi conosce abbastanza bene i meccanismi interni però può essere di aiuto semplicemente per valutare l'efficacia di una certa proposta, prima di rivendicarne ostinatamente il diritto alla messa in pratica o di accusare gli editori di osteggiarla. ;)

---------------------------

Riguardo alla proposta di stabilire un numero minimo di edit da fare al mese pena la disattivazione dell'account, la mia opinione personale è che sul piano dell'aumento della produttività sia ininfluente sia nel breve che nel medio-lungo termine.

Chi non svolge attività con regolarità vede già il proprio account scadere automaticamente, per cui l'implementare un sistema di conteggio più tassativo anticiperà alcuni tempi ma non produce modifiche al comportamento generale degli editori.
A questo si aggiunga che
- un editore cui è scaduto l'account può sempre fare domanda di reintegro
- già col sistema attuale, quello più permissivo per intenderci, la maggior parte degli editori si allontana dal progetto.

Il timore che il proprio account scada, che presumo sia l'obiettivo che la vostra proposta vorrebbe raggiungere, a parte singoli casi è un fenomeno che non abbiamo mai riscontrato.
 

roadie

Member
Joined
Jul 9, 2007
Messages
26
Voglio fare solo un breve commento su questo punto:
void.over.ip said:
ergo: il rispetto dell'ordine cronologico delle submission non è sancito

Se guardiamo Dmoz dal punto di vista del submitter, sarebbe corretto utilizzare l'ordine cronologico delle submission.

Se guardiamo Dmoz dal punto di vista dell'utente, l'ordine dovrebbe essere dato dalla data di creazione del sito.
Ovvero un utente si chiederebbe: "Come mai questo sito nato nel 2007 è presente, e quello che è nato nel 2004 no?"


Quindi, a pensarci bene, credo che il submitter sia l'unico a guadagnarci dal fatto di non guardare le date.
 

unmarco

Curlie Editor
Joined
Apr 3, 2007
Messages
66
Location
Marsciano (Italy)
roadie said:
Voglio fare solo un breve commento su questo punto:


Se guardiamo Dmoz dal punto di vista del submitter, sarebbe corretto utilizzare l'ordine cronologico delle submission.

Se guardiamo Dmoz dal punto di vista dell'utente, l'ordine dovrebbe essere dato dalla data di creazione del sito.
Ovvero un utente si chiederebbe: "Come mai questo sito nato nel 2007 è presente, e quello che è nato nel 2004 no?"


Quindi, a pensarci bene, credo che il submitter sia l'unico a guadagnarci dal fatto di non guardare le date.

Questo sarebbe vero se Dmoz fosse un elenco telefonico dei siti presenti nel web mentre direi che e' tutt'altro e la data di creazione del sito e' a mio avviso ininfluente.

Io utente vado su Dmoz e mi aspetto di trovare il meglio dei siti che trattano un determinato argomento che poi sia nato 1 mese fa o nel 1999 poco conta.

Io submitter invece vado si a vedere da quanto ho proposto il mio sito e, se l'ho fatto 1 anno fa e vedo inserire un sito nato da 15 giorni, certamente mi altero; sempre ovviamente dando per scontato che entrambi i siti siano validi e recensibili.

Io, se fossi editore, utilizzerei certamente una qualche mia regola di editing basata comunque sull'anzianita' della submission e non a pallino in base a come mi alzo quel giorno ma non sono editore e non posso giurare che se lo diventassi lo farei di sicuro.

Il fatto vero, e qui dobbiamo dare atto che ha ragione chi in nome di Dmoz ci risponde su questo forum, e' che noi semplici mortali ;) non sappiamo cosa avviene dietro le quinte, non conosciamo i retroscena e soprattutto siamo in genere molto condizionati dai nostri interessi.
Faccio l'esempio del mio caso specifico che, prima e dopo l'inserimento del mio sito nella directory, ho probabilmente usato frasi e atteggiamenti differenti, probabilmente prima piu' aggressivi e certamente meno rilassati e riflessivi di quelli attuali. :)
 

roadie

Member
Joined
Jul 9, 2007
Messages
26
horusbird said:
Faccio l'esempio del mio caso specifico che, prima e dopo l'inserimento del mio sito nella directory, ho probabilmente usato frasi e atteggiamenti differenti, probabilmente prima piu' aggressivi e certamente meno rilassati e riflessivi di quelli attuali. :)
;)

E' un piacere comunicare, soprattutto quando lo si fa rispettando le altre persone: si può non essere d'accordo, ma alla fine almeno si capiscono le motivazioni dell'altro e, per me è cos'ì, anche questo è crescere e imparare qualcosa di nuovo.


horusbird said:
Io, se fossi editore, utilizzerei certamente una qualche mia regola di editing basata comunque sull'anzianita' della submission e non a pallino in base a come mi alzo quel giorno ma non sono editore e non posso giurare che se lo diventassi lo farei di sicuro.

Io credo che nessun editore (italiano o internazionale) si muova a "pallino", nello stesso momento sono convinto che nessun editore (italiano o internazionale) rispetti matematicamente l'ordine cronologico, soprattutto all'inizio, anche perché altrimenti ti ritroveresti spesso bloccato quando non sai bene come muoverti su un sito e non potresti, nel frattempo, inserirne altri.
;)


horusbird said:
Io utente vado su Dmoz e mi aspetto di trovare il meglio dei siti che trattano un determinato argomento che poi sia nato 1 mese fa o nel 1999 poco conta.
Quindi in realtà concordi che, dal punto di vista dell'utente, la data della submission è ininfluente.
:D


Comunque al "se fossi editore" c'é la cura praticamente in ogni pagina di Dmoz, alla voce "Diventa editore".

A presto,

Stefano.
 

kublai

Member
Joined
Sep 3, 2007
Messages
24
Salve a tutti,
leggendo gli ultimi interventi mi è tornato il desiderio di scrivere... devo dire che a partire dal messaggio di horusbird in poi ho letto cose sensate e interessanti. Ringrazio mauri per la risposta esaustiva e inaspettatamente utile. Questo credo sia il primo intervento all'interno di questa discussione, da parte di un membro di Dmoz, che sia apre alla possibilità di un confronto.

Capisco perfettamente quanto detto e lo condivido. Il numero minimo di inserimenti, date queste premesse non avrebbe, da solo, efficacia. Però, se unito ad altri sistemi di "controllo" potrebbe forse migliorare leggermente le cose. Ovviamente servirebbe la volontà da parte dei dirigenti di migliorare il servizio offerto, cosa che pare mancare, purtroppo.

Il fatto è, e perdonatemi se insinuo nuovamente un'altra critica, che certe code enormi di siti non hanno proprio senso, se non quello di creare sospetti. Come dice molto intelligentemente horusbird, se davvero Dmoz possiede una manovalanza (chiamiamola così :D) talmente sottodimensionata rispetto alle reali necessità, perché diavolo non assume altri editori?

Che risposta date a questa domanda? Insomma, nella sezione psicologia ci sono sottosezioni che non vengono aggiornate da molti mesi, eppure c'è un editore assegnato ad esse. Io ci ho segnalato i miei siti (ne possiedo diversi infatti, ma quello a cui tengo di più è nienteansia.it).
Se l'editore di quella sezione non ce la fa (e solo lui/lei può conoscerne le ragioni) perché viene rifiutata la mia domanda di diventare editore? Eppure di esperienza nel campo ne possiedo. Se ho realizzato un sito di 700 pagine completamente dedicate alla psicologia credo di possedere i requisiti, no?

E invece, nonostante la mia esperienza nel campo e la palese mancanza di forza lavoro nelle sottosezioni relative alla Psicologia, il mio aiuto viene rifiutato!

Ha del soprannaturale. Va al di là della mia umana comprensione! :D

Il messaggio che passa in questo caso è il seguente: non ce ne frega assolutamente nulla se abbiamo 2,559,890,476 siti in coda e forse non riusciremo a recensirne un terzo prima dell'apocalisse, il tuo aiuto non ci serve e non lo vogliamo comunque.

E' questa riflessione che mi ha portato a suggerire l'introduzione di un minimo sindacale :)D) di recensioni al mese. Ora però mi rendo conto della sua quasi completa inutilità.

Tornando un attimo all'annosa questione dell'inesistenza di un "ordine cronologico" nella presa in carico delle richieste, io ribadisco il mio dissenso.
Se partiamo dall'idea che gli editori sono tutti onesti e diligenti possiamo anche passarci sopra, ma considerati certi precedenti (precedenti, ma anche attuali e futuri) e cercando di vedere le cose con obiettività, coscienti del fatto che ognuno di noi tende a raggirare le regole quando può trarne beneficio con poco sforzo e nessun rischio, allora non possiamo non negare l'assurdità di tale libertà che viene concessa agli editori.

Diventa così del tutto legale lasciare in coda, anche per sempre, determinati siti. Vi sembra giusto?

Non c'è discussione in questo caso. Serve una regola che sancisca il rispetto della cronologia delle richieste. Punto.

Fra l'altro non è da sottovalutare l'impatto positivo che tale imposizione avrebbe sui webmaster. Se essi fossero a conoscenza del numero di siti in coda al momento dell'invio del proprio link, avrebbero anche un'idea del tempo necessario per smaltire tale coda e giungere alla considerazione del proprio sito. Se io sapessi che ci sono 600 siti che attendono prima del mio, e fossi certo che venisse rispettato l'ordine cronologico delle richieste, avrei un'idea abbastanza precisa del tempo di attesa e non mi stupirei se dopo qualche mese il mio sito non fosse ancora presente.
Al contrario, se sapessi che in quella sezione ci sono pochissimi siti in attesa e dopo 3 mesi il mio sito non fosse stato ancora recensito, avrei tutto il diritto di dubitare dell'efficienza dell'editore responsabile di quell'area.

E' molto semplice.

Abuse avrebbe un senso se le cose stessero così. Ma attualmente qual è il suo senso? Un webmaster non può e non deve conoscere nulla di quello che accade dentro i labirinti psico-informatici di Dmoz; e allora come può sapere quando una regola non viene rispettata o viene commessa un'ingiustizia? Noi webmaster possiamo fare solo supposizioni, le quali probabilmente si rivelano spesso (ma non sempre) infondate.

Perché è stato istituito il servizio di segnalazione abusi? Cosa dovremmo segnalare se non ci è concesso neppure lanciare una sbirciatina a ciò che avviene nel mondo di Dmoz?
 

mauri

Curlie Meta
Joined
Mar 29, 2002
Messages
4,333
Location
Italy
kublai said:
Perché è stato istituito il servizio di segnalazione abusi? Cosa dovremmo segnalare se non ci è concesso neppure lanciare una sbirciatina a ciò che avviene nel mondo di Dmoz?
Essendo un servizio rivolto all'utenza esterna, è ovvio che si riferisce alla segnalazione di anomalie visibili dal lato esterno, non interno.

Per l'interno abbiamo un report abuse apposito riservato agli editori, nonchè alcune centinaia di editori dedicate ad occuparsi anche di questi problemi.

Il compito dell'utente esterno non è quello di indagare, accusare, giudicare e punire come se fosse all'interno di ODP, ma solo di segnalare quando in una determinata categoria sono presenti siti e tracce di editing contrari alle linee guida.


Ovviamente servirebbe la volontà da parte dei dirigenti di migliorare il servizio offerto, cosa che pare mancare, purtroppo.
Non è in questi termini. Il punto è che fino ad oggi chi gestisce questo progetto ha ritenuto che esso non sia un servizio per webmaster,
di conseguenza le priorità riguardo a sviluppo e crescita di ODP sono piuttosto diverse da quelle proposte dai webmaster stessi.
 

roadie

Member
Joined
Jul 9, 2007
Messages
26
kublai said:
Diventa così del tutto legale lasciare in coda, anche per sempre, determinati siti. Vi sembra giusto?

Dall'interno e' semplice verificare se un sito è stato lasciato in coda "per sempre", non credi?
;-)


kublai said:
Non c'è discussione in questo caso. Serve una regola che sancisca il rispetto della cronologia delle richieste. Punto.
Invece credo che serva uno sforzo, da parte di tutti, nel mettersi nei panni dell'altro.

Dmoz non è una fabbrica che deve sfornare X nuovi siti ogni tot tempo.
Dmoz non è neppure un servizio di "smaltimento code".

Dmoz si rivolge agli utenti, e recensisce siti prima di tutto di qualità.

Da utente di internet, e anche da gestore di siti, ti dico che spesso trovo siti di qualità più elevata durante le mie normali navigazioni, piuttosto che dentro i non recensiti.
Per carità, capitano anche ottimi siti, ma possono capitare anche cose strane, molto strane.

Se esci dai panni del webmaster in trepidante attesa e ti metti invece nei panni dell'utente, sei sicuro che non si debba recensire l'ottimo sito trovato per caso?
Ti viene veramente da pensare che sia sbagliato farlo subito, quando ce l'ho fresco in testa, in modo tale che in soli 30 secondi ho buttato giù titolo, descrizione e premuto "invia"?

Oppure sei tra quelli che pensano che debba rimanere fuori solo perché il webmaster non l'ha proposto?
 
This site has been archived and is no longer accepting new content.
Top